
Intervista a Miles Kessler Sensei – Parte 3
Proseguiamo la nostra intervista a Miles, qui ci racconta come è cambiato il suo Aikido nel corso degli anni.
“L’unica costante della vita è il cambiamento”
Buddha
“Non c’è nulla di immutabile, tranne l’esigenza di cambiare”
Eraclito
È una domanda complessa, cercherò di semplificare. Faccio Aikido da qualcosa come 36 anni o giù di lì. Penso che all’inizio fosse più qualcosa di esteriore: imparare quelle specifiche forme, imparare a diventare sempre più bravo nelle forme, imparare come essere …, prima imparare a copiare le forme, poi non solo imparare a copiare le forme ma una volta copiate a come interiorizzarle.
Prima fase: pratica ed esteriore
Nei diversi anni di pratica, soprattutto quando sono andato a Iwama, lo stile dell’Aikido, la forma, era così chiara e solida e Saito Sensei era un grande insegnante che aveva completamente interiorizzato la forma, un Maestro. È stato bello anche imparare tutte quelle forme e la didattica di insegnamento, gli 8 anni trascorsi lì sono stati molto molto fruttuosi. In realtà il lavoro partiva dall’esterno per arrivare all’interno, imparare la forma fino a che non raggiungeva il mio nucleo ed il nucleo delle forme sono i principi. Così col tempo, piano piano, sono entrato in contatto con i principi fino ad esserci completamente radicato.
Una volta radicato nei principi, era più una pratica interiore. Davvero per me la pratica era interiore e ho impiegato diversi anni per imparare come fare. Suppongo fosse un po’ il periodo in cui ho dato meno importanza alla forma e il processo fosse soprattutto interiore, e tutto ciò è stato molto importante.
Conosco molti studenti che ora si trovano in quella fase ed a questo livello, la fase potrebbe durare alcuni anni.
Seconda fase: dall’esteriore all’interiore, interiorizzare i principi
Si tratta davvero di ciò che l’Aikido significa per me, di ciò che accade nel processo. Quando fai questo, quando entri in contatto coi principi, ancora ancora e ancora, incominci a risvegliarli in modo naturale. E’ paradossale, la forma aiuta ad entrare in contatto con i principi e quando risvegli i principi gli permetti di uscire dalla forme, che per un processo naturale iniziano così a cambiare. Quindi se davvero ti piace essere legato alla forma ed al modo in cui preservarla, in realtà stai bloccando lo sviluppo dei principi. Ma se ad un certo punto, né troppo presto ma nemmeno troppo tardi, passi a dare priorità ai principi rispetto alla forma, allora i principi impatteranno sulle forme e le cambieranno.
Questa è stata una sorta di seconda fase nella mia pratica dell’Aikido, nella quale sono entrato in contatto con tanti insegnanti diversi: di meditazione, spirituali, alcuni altri insegnanti di Aikido e di altre arti marziali, ma si è trattato soprattutto di una fase interiore, perché stavo interiorizzando l’Aikido.
Terza fase: dall’interiore all’espressione dei principi
Quindi più o meno negli ultimi 10/15 anni l’Aikido si basa molto più sull’espressione dei principi nelle forme. Così il mio Aikido si è trasformato un po’ dalle basi su cui poggiava ed ora è più un’espressione, più una ricerca di come posso esprimere i principi attraverso la relazione in Aikido.
Ai miei allievi insegno le forme ma le forme cambiano continuamente. Gli insegno qualcosa che possono ripetere, una buona forma che ognuno di loro può praticare, ma in realtà quando esprimo l’Aikido, adesso è una sorta di forma libera, è più Jiyu waza, e questo è il mio personale sviluppo.
L’insegnamento
Come insegnante vedo che effettivamente le persone devono attraverso queste tre fasi.
Se un allievo non ha una buona base, con lui mi concentro effettivamente sulla base, se per contro ha una buona base inizio a sbloccare i principi. Se possiede i principi ed in un certo senso ha abbandonato le forme, lo aiuto a trovare le forme nei loro principi ed infine a trovare il modo per l’espressione libera del suo Aikido.
Ci vuole un po’ di tempo, possono essere necessari diversi anni per andare oltre queste fasi, questo è quanto nel corso degli anni è successo a me ed al mio Aikido.
Intervista concessa ad Aiki No Kokoro da Miles Kessler
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