Aikido Uchideshi, Integral Dojo, Aiki No Kokoro Boves, Scuola di Aikido Cuneo

Intervista a Miles Kessler Sensei – Parte 2

Proseguiamo con la nostra intervista, oggi Miles ci parla della visione dell’Integral Aikido come anticipa la dichiarazione d’intenti affisso all’entrata dell’Integral Dojo di Tel Aviv.

Integral Dojo è un centro impegnato a sostenere le persone e la cultura in cui vivono verso una maggiore crescita e integrazione attraverso una pratica che coinvolge il corpo, la mente, il cuore e lo spirito.
Cambiando il nostro modo di vedere il mondo


Anzitutto l’Integral Aikido è Aikido, l’Aikido è Aikido indifferentemente dallo stile, ma la chiave è la parte integral. In sostanza Integral Aikido significa che vogliamo avere una pratica che assume molteplici prospettive. Perciò non alleno solo il mio corpo, ma anche la mia mente, non alleno solo la mia mente ma anche il mio cuore, non alleno solo il mio corpo, la mia mente ed il mio cuore ma alleno anche il mio spirito. Tutte queste cose devono essere incluse per avere uno sviluppo integrale.

Quando guardiamo ad uno sviluppo integrale abbiamo tre aspetti importanti per la pratica.

1. La pratica degli stati

Sono gli stati ai quali generalmente accediamo nella meditazione ma a cui possiamo accedere anche in Aikido,  sono stati non-ordinari di coscienza/consapevolezza che ci aiutano a vedere oltre il mondo materiale.

Perché dovremmo voler vedere oltre il mondo materiale? Fondamentalmente perché tutta la sofferenza dell’uomo (in Aikido potremmo dire tutti i conflitti dell’uomo) si materializza quando i miei confini materiali: le mie idee, le mie convinzioni, le mie scelte politiche, la mia cultura si scontrano con altri confini, creando frizioni.
Questo è il conflitto.

L’Aikido funziona molto bene col conflitto. Ma quanto più profondamente ci addentriamo negli stati, i confini in cui questi conflitti si incontrano, incominciano a dissolversi e cominciamo a rendere più facile l’unione, più facile essere maggiormente tolleranti, più facile essere più comprensivi, più facile dare spazio a visioni opposte.

In Aikido quando nasce il conflitto, dobbiamo avere la capacità di mantenere la nostra presenza mentale (mindfulness) senza lasciarci prendere da reazioni dettate dall’istinto di sopravvivenza che si manifesta attraverso atteggiamenti di lotta, di blocco o di fuga.

Quando riusciamo a rimanere aperti con consapevolezza, con zanshin, con mushin, con una presenza continua, è allora che possiamo iniziare a lavorare in un modo libero dalle istintività e che ci permette di far emergere una scelta più elevata.

Così, immergersi in uno stato sempre più profondo è importante per creare questa capacità, se non abbiamo accesso ad uno stato di coscienza più profondo non saremo mai in grado di rimanere aperti e rispondere ad un attacco in termini di “Takemusu Aiki”.

Takemusu Aiki è essere aperto, radicato, centrato e stabile, pienamente connesso con il conflitto per  permettere alla risoluzione del conflitto di emergere.

Questo è il primo modo in cui lavora l’Integral Aikido con gli stati di coscienza. La pratica dell’Aikido ti porta a stati di coscienza non-ordinari.

La pratica della tecnica non lo fa; la pratica tecnica dell’Aikido è importante è una crescita dello stato di coscienza, ma noi dobbiamo riuscire a muoverci attraverso gli stati sottili di coscienza, li dove risiedono i principi. Quindi la pratica dello stati è cruciale, è un’integrazione dello stato di pratica.


2. Stadi di sviluppo

È il livello in cui abbiamo gli stadi di sviluppo delle prospettive. Abbiamo una visione del mondo tradizionale ed in questa visione c’è la visione dell’Aikido tradizionale; abbiamo una visione del mondo moderno ed in questa visione del mondo moderno c’è l’Aikido moderno ed abbiamo una visione progressiva del mondo (un tipo di visione post-moderna)  e qui troviamo tipi progressivi di Aikido. Non voglio approfondire perché su questo ci sarebbe troppo da discutere.

Comunque, per quanto riguarda la visione tradizionale si sa che è una visione basata sulla gerarchia, sul rispetto per l’insegnante, sulla ricerca della verità secondo quello che è il tuo stile, sull’idea che il tuo stile sia il migliore e gli altri stili stiano sbagliando, sul dover preservare e proteggere il lignaggio. E tutto questo è un dovere verso i nostri insegnanti, i nostri predecessori etc.

Il senso della visione moderna è che ogni individuo ha la propria capacità individuale di ottenere il più possibile. Perciò secondo questa visione posso effettivamente essere migliore (non essere il migliore), ho il permesso di provare ad essere migliore del mio insegnante, di raggiungerlo basata non su sistemi di credenza ma sul senso comune, sulla razionalità, sul pensiero razionale moderno, sul pensiero logico.

La visione progressiva del mondo include il tradizionale ed il moderno, ma va un po’ più in profondità ed inizia col vedere che la realtà non è oggettiva ma comprende anche la soggettività e dobbiamo iniziare a permettere a noi stessi di accogliere tutte le prospettive. È veramente mia  responsabilità accogliere la prospettiva di un’altra persona. La visione progressiva va ancora oltre e comprende l’inclusione, l’integrazione e la tolleranza. Quindi le diverse visioni di cui ho appena parlato, ed ho parlato solo di alcune cose, riguardano questi stadi di sviluppo.


3. Lavoro sull’ombra – Shadow work

Quindi la prima parte dell’integral Aikido è imparare diversi stati di coscienza; la seconda sono gli  stadi di sviluppo e la terza è l’ombra.

Il lavoro sull’ombra è un lavoro psicologico sui nostri problemi, sui nostri blocchi psicologici e sui nostri punti oscuri. Non ci sono tante persone che fanno questo lavoro in Aikido, anche se è molto comune nel mainstream in Aikido non lo si fa tanto, ma è super importante perchè qualsiasi ombra, qualsiasi problema inconscio io abbia con me stesso si rifletterà nel mio Aikido e si manifesterà nei miei allievi. Quindi, se ho dei problemi ed i miei studenti mi seguono fedelmente, si faranno carico dei miei problemi.

E’ davvero importante, soprattutto come insegnanti di Aikido fare un po’ di lavoro, di pratica terapeutica dell’ombra, che ci aiuti a capire le parti di noi stessi che sono divise e separate e, se dobbiamo risolvere qualche trauma, fissazione o un vecchio problema fissati a causa di passate esperienze. Dobbiamo iniziare a fare un lavoro di esplorazione per poter diventare un essere umano emozionalmente più libero ed energeticamente più agile, soprattutto quando incontriamo il conflitto. Questi sono i tre aspetti fondamentali dell’Integral Aikido.


Link di approfondimento ai riferimenti citati nell’intervista:
Stadi e stati di coscienza
Livelli evolutivi e visioni del mondo
Emozioni e ombra
Shadow-work


Intervista concessa ad Aiki No Kokoro da Miles Kessler
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